Bryonia è una pianta rampicante della famiglia delle cucurbitacee, come il melone, la zucchina ed il cocomero. La sua radice ha la forma di una grossa rapa ed è stata per questo motivo volgarmente chiamata: “rapa del diavolo”.
È uno dei rimedi omeopatici più usati in assoluto.
Parola chiave:
Tutto deve rimanere fermo
Dal punto di vista biopatologico l’individuo Bryonia è colui il quale odia ogni genere di cambiamento, tutto deve rimanere statico, immutabile, tutto deve essere abitudinario, nulla deve modificare la routine quotidiana. Il minimo cambiamento può creare dei grossi problemi, non riesce ad adattarsi, o se lo fa, la cosa è molto lenta e dolorosa.
Verso la meta degli anni ’70 l’introduzione massiccia sul mercato del telecomando televisivo creò a Bryonia non pochi disagi; quell’apparecchio infernale con tutti quei tasti gli toglieva il sonno. Ben presto si rese conto che con il telecomando poteva starsene tranquillamente fermo in poltrona senza dover alzarsi ogni volta per cambiare canale. Attualmente vivono in perfetta simbiosi.
- Al mattino si alza sempre alle 7’00, colazione alle 7’30 con fette biscottate, the e quella precisa marca di marmellata che mangia fin da piccolo; sale in macchina e va al lavoro dove parcheggia nello stesso spazio da vent’anni. Il suo lavoro è routinario, sempre lo stesso ma che esegue in modo egregio; non aspira a fare carriera in ufficio perché ciò potrebbe creare dei grossi problemi in quanto sconvolgerebbe il suo tran- tran quotidiano. Non rimpiange di aver rifiutato un lavoro autonomo perché l’impiego statale si è rivelata una scelta assai saggia. Meno stress e più certezze. Anche se a volte viene assalito da un dubbio atroce: e se fallisse anche lo Stato?
- Alle 17’00 in punto schizza a casa: pantofole, pantaloncini, canottiera della Rari Nantes Novara e abbandono completo, come ogni giorno, sulla poltrona preferita, davanti al televisore, con l’amato telecomando in mano.
Ricorda molto il ragionier Fantozzi. - Il sabato mattina Bryonia porta, come ogni sabato mattina, la signora Pina al supermercato a fare la spesa, chiaramente sempre lo stesso supermercato e sempre alla cassa n° 9 dove c’è la cassiera che conosce molto bene e di cui si fida.
- Il pomeriggio del sabato è dedicato a lavare l’auto, nella fattispecie una Fiat Duna o una Skoda Felicia; rigoroso e sistematico controllo dell’olio e della pressione dei pneumatici, ed una volta al mese il cambio dell’arbre magique al pino sul retrovisore interno.
- La domenica mattina Bryonia e la signora Pina vanno a messa con la loro fiat Duna tirata a lucido; sono sempre in anticipo perché non sia mai detto che qualcuno occupi i loro posti in chiesa.
- La domenica pomeriggio Bryonia la passa sull’amata poltrona, in vestaglia, davanti al televisore per un fantastico, interminabile pomeriggio di sport: tutto il calcio minuto per minuto, Novantesimo minuto, Domenica sprint e per finire la domenica sportiva.
- Vacanze estive.
Prenota a settembre dell’anno prima, per i quindici giorni di agosto dell’anno dopo (è meglio essere previdenti!!!!), sempre alla pensione “Miramare” di Gateo Mare, come negli ultimi trent’anni. Chiaramente la camera, il posto spiaggia, il tavolo da pranzo saranno rigorosamente gli stessi degli anni precedenti; la Fiat Duna è parcheggiata nel piccolo parcheggio privato antistante la pensione, rigorosamente coperta da un telo copriauto argentato con su scritto a mano, in vernice nera, il numero della targa.
In Bryonia tutto migliora stando fermi
È innanzitutto un rimedio dei dolori, soprattutto di quelli articolari, meglio ancora se associati a sinovite con versamento articolare. Questi dolori sono pungenti, migliorano con una forte pressione e manifestano un netto peggioramento col movimento. Le ginocchia vacillano quando cammina ed il dolore in regione lombare diventa insopportabile piegandosi.
Il malato sta coricato a letto sul lato dolente perché il peso del corpo esercita un netto miglioramento della sintomatologia… ma soprattutto sta completamente immobile.
In Bryonia tutte le mucose sono secche: lingua, bocca e gola molto secche con desiderio di bere grandi quantità di acqua fredda. Stipsi con feci grandi e secche, molto dure, come se fossero bruciate. Urine rosse, marroni come birra, scarse. Bruciore uretrale.
Bryonia è inoltre indicato in tutte le forme di tosse secca, molto forte e molto dolorosa, che peggiora al minimo movimento; è un tipo di tosse diversa da quelle comuni in quanto peggiora al mattino, quando ci si alza dal letto e ci si comincia a muovere, e migliora alla sera quando si va a letto e si sta perfettamente immobili. Si tiene il torace e si preme lo sterno quando tossisce provando un certo sollievo.
Soffre di vertigini, ronzii ed acufeni.
Spesso ha forti cefalee congestive, con sensazione di testa pesante che sta per spaccarsi, vampate, pomelli arrossati, sudorazione e febbre. Il dolore si manifesta al di sopra della fronte, si estende dietro alla nuca e scende fino alle spalle; migliora con la forte pressione (sono i pazienti che si fasciano la testa con un foulard) e, manco a dirlo, stando a letto perfettamente immobili.
Bryonia manifesta apprensione e paura per il futuro; ipocondriaco, ha paura delle malattie fino alla patofobia. Dispera della guarigione con paura della morte.
Da un punto di vista di tipologia in MTC, Bryonia presenta alcuni aspetti della costituzione di tipo Acqua: longilineo, altezza media, torace ben sviluppato, carnagione molto spesso bruna, patologie articolari che si manifestano sin da bambino.
La mano è corta, spatolosa, imbibita, di consistenza molliccia, umida; l’unghia ha la forma triangolare con la parte libera che ne rappresenta la base, di consistenza morbida, flessibile, indice di una cattiva mineralizzazione della matrice ungueale.
Il soggetto Acqua teme il freddo e l’umidità; presenta spesso una sindrome di astenia cronica con crisi fobiche in particolar modo per la propria salute, con forme di vera patofobia.
Su Wen cap. 2
i tre mesi dell’inverno sono chiamati: chiudere e tesaurizzare; l’acqua gela… si rifugge il freddo, si ricerca il calore, non lasciando sfuggire nulla attraverso gli strati della pelle, per paura di essere pericolosamente sforniti dei propri soffi.
Bryonia presenta un quadro di “vuoto di yin di Rene con conseguente fuoco vuoto che divampa”: vertigini, acufeni, debolezza alla regione lombare ed alle ginocchia, gola e bocca secche, urine scarse e scure, zigomi arrossati e calore ai cinque fuochi, sete di bevande fredde, stipsi con feci secche, secchezza delle mucose, tosse secca, cefalea pulsante, sudorazioni.
Leonardo Crippa