L’anemone pulsatilla è una pianta della famiglia delle ranuncolacee che cresce spontaneamente da febbraio a giugno, nelle zone temperate subalpine, in prati, zone collinose e pascoli di montagna.
Ha un’azione particolarmente irritante sulla pelle provocando vescicolazione ed eritemi morbilliformi (è il principale rimedio omeopatico per la cura del morbillo). Il semplice fatto di avvicinare il fiore agli occhi provoca una congiuntivite acuta associata a catarro oculare dal caratteristico colore gialloverde (altro segno caratteristico del morbillo). Tutte le secrezioni di Pulsatilla sono di colore giallo verdastro e di solito sono asintomatiche. Ma ora lasciamo le zone subalpine baciate da un tiepido sole primaverile e facciamo un salto alla Firenze della seconda metà del 400, città natale di un tal Sandro Filipedi. Ma che ci azzecca??? direbbe un noto uomo politico dei giorni nostri.
Sandro Filipedi, in arte Botticelli, nacque in quel di Firenze nel 1445 e vi morì nel 1510; dipinse numerose opere, ma la più famosa e la più conosciuta è sicuramente la nascita di Venere, meglio conosciuta come Venere di Botticelli. In quest’opera, attualmente ospitata presso gli Uffizi di Firenze, è raffigurata la nascita di Venere dalla spuma del mare.
Ebbene, da un punto di vista biotipologico, la nostra pulsatilla è una moderna Venere di Botticelli; si tratta quindi di donne dai capelli castano chiaro o biondi, occhi chiari, carnagione delicata, formose, con bacino piuttosto largo, tipico della donna mediterranea, arti inferiori di aspetto marmorizzato con stasi venosa e linfatica, tendenza al ristagno di liquidi in periferia con formazione di cellulite e di teleangiectasie.
Sono donne timide ed emotive, tenere, dolci, remissive, mai aggressive. Il loro sistema endocrino è tendenzialmente ipofunzionante, in particolar modo avremo una ipofunzione ovarica marcata (dismenorrea fino a coliche mestruali, mestruazioni in ritardo, mestruazioni che scompaiono se prende freddo o quando bagna i piedi!).
In pulsatilla tutto cambia, tutto varia, soprattutto l’umore. Al mattino, dinanzi ad una nuova giornata piena di impegni, sarà triste, depressa, senza motivazioni. Alternano il sorriso al pianto ed hanno bisogno di essere consolate, coccolate; basta un piccolo complimento che ecco compare il sorriso su un volto pieno di lacrime. Hanno paura dell’oscurità, della solitudine, dei fantasmi. La depressione, a lungo andare, può diventare una tristezza taciturna fino alla melanconia, il tutto accompagnato da abbondanti e frequenti fiumi di lacrime.
Pulsatilla ha paura delle novità di ogni genere e molto spesso tende ad arrossire dal collo in su quando parla con sconosciuti o quando qualcuno le fa un complimento od un rimprovero.
È estremamente pudica, ha paura ed ha disagio in presenza del sesso opposto; le giovani pulsatilla le potete riconoscere al momento di farsi la doccia dopo una attiva sportiva scolastica. Tutte le sue amiche e compagne scolastiche fanno la doccia come mamma le ha fatte, la nostra pulsatilla invece la troviamo nell’angolo più buio dello spogliatoio, vestita di tutto punto, pronta per fare la doccia….manca solo l’impermeabile!!!
Di solito si innamorano e sposano dei Sulphur (ne parleremo in uno dei prossimi articoli), in quanto vedono in loro una persona romantica, il principe azzurro. Sicuramente conoscerete delle coppie in cui lei si rivolge al proprio lui non chiamandolo per nome, ma con dei vezzeggiativi (“il mio pucci, il mio bubu…”); senza ombra di dubbio questa è pulsatilla!
Sono persone freddolose che peggiorano però col caldo e migliorano all’aria aperta e col movimento, questo è dovuto al fatto che presentano stasi circolatoria agli arti inferiori che peggiora col caldo e col riposo.
In quali patologie è indicata pulsatilla?
- stato catarrale cronico con secrezioni giallo verdastre non irritanti (bronchite cronica catarrale, leucorrea, congiuntivite cronica)
- varici e flebiti agli arti inferiori
- geloni alle estremità
- manifestazioni cutanee di tipo morbilliforme
- bocca secca ma senza sete (pulsatilla non beve mai!)
- raffreddori frequenti con mucorrea
- naso secco alla sera e gocciolante al mattino
- tosse secca di notte e grassa ai giorno
- algomenorrea, amenorrea
Importante ricordarsi che in pulsatilla tutto varia e tutto migliora con la consolazione; ad una pulsatilla che piange a dirotto basta fare un complimento, una buona parola al momento giusto che il sorriso già compare sulle labbra; al contrario di quello che succede a Natrum Muriaticum, l’alter ego maschile di Pulsatilla, dove la consolazione ed i complimenti peggiorano la situazione….ma, come ho già detto, questa è un’altra storia.
Leonardo Crippa